Dall’inizio della pandemia, avrai sicuramente sentito parlare di Facebook ADS, Google ADS, YouTube ADS, Instagram ADS ovvero della pubblicità a pagamento del gigante blu e dei suoi social affini o concorrenti.
- A che cosa serve questa pubblicità?
- Perchè è così dispendiosa?
- Perchè preoccupa così tanto?
- Perchè ne parlano in tanti ma sembra che in pochi ottengano risultati?
Potresti aver provato anche tu ad investire diverse somme di denaro in questo campo senza aver, magari, ottenuto risultati validi e a prescindere dalle dimensioni della tua impresa avresti potuto pensare che i tuoi clienti non fanno parte del circuito di FB e che non vale la pena perseguire la strada social.
È molto importante, però, che tu sappia che chiunque al giorno d’oggi è presente online e che anche tu devi essere onnipresente, digitalmente parlando.
L’esperienza di internet è molto diversa da come sembra che tutti la vivano oggi in Italia.
Questa esperienza si fa attraverso uno strumento che in modo sottile e silenzioso ma evidente, è entrato a far parte delle nostre vite raggiungendo un punto di non ritorno.
La prima cosa che devi sapere è che cambiano le dinamiche in gioco (elenco puntato) perchè le persone che vanno su internet lo fanno in momenti personali e il nostro messaggio non può raggiungerle in giacca e cravatta; nessuno si sognerebbe mai di concludere un accordo in giacca e cravatta quando siamo in casa del nostro cliente e lui è in pigiama e magari sta cenando o forse, è in bagno a compire attività di diverso genere e tipo.
Punto #1
È necessario cambiare il tono con il quale ci si rivolge che non deve però essere né forzato né commerciale ma informale perchè le persone sanno che una pubblicità significa acquisto; di conseguenza, fingere o cercare di rimandare il momento della vendita perchè ci vergogniamo a farlo o invece spingere troppo la vendita fin da subito, è inutile o addirittura dannoso in quanto le persone potrebbero chiudere immediatamente la pubblicità.
Se hai già seguito il tipo di modalità appena citato questo potrebbe essere il primo motivo per cui la tua campagna pubblicitaria non ha funzionato a dovere.
Punto #2
Le campagne pubblicitarie devono essere educative e proprio perchè le persone sanno che la pubblicità significa acquisto, non si parla più di vendita ma di fase di informazione.
Le persone, online, vogliono sapere tutto perchè online osano chiedere molto di più di quanto non facciano di persona.
Devi assicurarti di inserire tutte le informazioni necessarie nel modo più specifico e dettagliato; il più possibile chiaro.
Punto #3
È fondamentale la varietà perchè se ho, ad esempio, un prodotto con dieci plus, la comunicazione non sarà una sola ma saranno dieci comunicazioni diverse.
Potresti pensare che suddividendo la vendita in dieci fasi tu possa perdere pubblico ma non è vero; una campagna ben fatta tiene conto di questo e tiene anche conto degli algoritmi (se sei interessato, trovi il Form qui sotto per contattarci e scoprire come fare) che considerano la differenza di interessi andando a prendere le persone più papabili.
Tutto ciò permette un più alto tasso di conversione e quindi di acquisto, interesse, conversione.
Una campagna ben fatta poi, si assicura al posto tuo, proprio come invece dovrebbe fare fisicamente un commerciale che tu abbia davanti a te le persone più pronte ad acquistare.
Questi sono solo i primi tre segreti dei cento must delle campagne di pubblicità online e non vediamo l’ora di svelarteli tutti e applicarli alla tua attività per fare in modo che il nostro rapporto di corporate partner faccia esplodere il tuo business.
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